La Corte europea dei diritti dell’uomo, Grande camera,  con sentenza 17 ottobre 2019, Ribalda e altri (nn. 1874/13 e 8567/13) ha enunciato  un importante principio in materia di controlli a distanza, affermando che la  ricerca del colpevole di furti in azienda può autorizzare, senza preventiva comunicazione, il controllo a distanza di lavoratori.  La Corte, nel richiamare i propri precedenti, ha statuito che, nel caso in esame, le ragioni che aveno condotto al controollo a distanza erano legittime  e che anche le modalità seguite dal datore di lavoro, erano appropriate in relazione sia al tempo che al luogo (aperto al pubblico e dove i dipendenti avevano rapporti con i clienti)  del controllo stesso, sottolineando altresì che non esistevano altri strumenti per scoprire i colpevoli. Si tratterà quindi di valutare l'impatto di tale sentenza nel nostro sistema, come delineato dall'art.4 Stat.Lav.

 

 

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